Il Conto Termico 3.0 è il meccanismo nazionale che accelera l’efficientamento energetico degli edifici, responsabili del 36% delle emissioni di gas serra, favorendo interventi di riqualificazione degli impianti e degli involucri edilizi con un plafond annuo complessivo di 900 milioni di euro, di cui 400 milioni per le Pubbliche Amministrazioni e 500 milioni per i soggetti privati (famiglie e imprese). È una misura stabile, con dotazione dedicata, pensata per trasformare le intenzioni di sostenibilità in cantieri reali.
Per i Comuni sotto i 15.000 abitanti, le scuole e le strutture sanitarie pubbliche (inclusi ospedali e residenze di cura), la copertura dell’incentivo può arrivare fino al 100% delle spese ammissibili: un segnale concreto di priorità ai servizi essenziali e ai territori.

(Comuni, Province, Regioni, scuole, ospedali, enti e aziende pubbliche).



(fondazioni, associazioni, cooperative sociali).
Conto termico 3.0: nuove opportunità per i Comuni.
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Interventi che migliorano in modo tangibile le prestazioni energetiche degli edifici, il comfort degli ambienti e la qualità dei servizi offerti ai cittadini:
Non solo “risparmio bollette”, ma spazi più confortevoli e sicuri, minori emissioni, valore patrimoniale e servizi migliori per cittadini e comunità.

è possibile accedere all’incentivo tramite prenotazione, avendo la garanzia di accesso al contributo iscrivibile nel bilancio dell’Ente.
Semplificando i passaggi amministrativi richiesti:
In alternativa, per progetti semplici è possibile richiedere direttamente l’incentivo a fine lavori tramite accesso diretto.
Nel caso in cui l’Ente non abbia capacità di investimento per l’importo eccedente il contributo è possibile avvalersi del contributo delle ESCO tramite contratti EPC e altre forme di partenariato pubblico privato.
Più risorse e massimali più alti, con focus su PA, piccoli Comuni, scuole e sanità.
Iter più snello con il Portale GSE. Tempistiche uniformate al nuovo Codice Dei Contratti.
Ampio spettro di tecnologie: dalla coibentazione all’elettrificazione dei consumi, fino alla rigenerazione NZEB.

non prevede una scadenza, esiste dal 2012 con decreti attuativi che seguono l’evoluzione della tecnologia e dei costi degli interventi, è applicabile a tutti gli edifici riscaldati.
Per poterne beneficiare con successo serve un’adeguata programmazione degli interventi per focalizzare la capacità amministrativa sugli interventi di maggior impatto per la riduzione della spesa energetica e per il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini.
e conta oggi oltre 850 professionisti attivi in 17 sedi in Italia, garantendo una presenza capillare su tutto il territorio nazionale.
mettiamo a disposizione un percorso end-to-end:
Comuni, imprese e condomìni: con DBA il Conto Termico 3.0 diventa uno strumento concreto per realizzare progetti di efficienza e rigenerazione urbana.
Contattaci all’indirizzo energytransition@dbagroup.it se non riesci a trovare una risposta alla tua domanda.
Tra il 40% e il 65% della spesa ammissibile; fino al 100% per i Comuni fino a 15.000 abitanti, scuole e sanità pubblica.
Per la Pubblica amministrazione viene riconosciuto un acconto del 40% all’avvio dei lavori, una eventuale rata intermedia e il saldo a fine lavori, previo pagamento delle fatture dei lavori.
Il Conto Termico incentiva fino a 3/5 diagnosi energetiche all’anno per ogni Ente, è importante quindi definire a monte in un masterplan gli interventi da realizzare, per programmare nel tempo la realizzazione di diagnosi e interventi.
Sì: in fase di pianificazione DBA valuta un mix con fondi PNRR, FESR e altri strumenti, laddove compatibili.
No: Gli interventi inseriti nel masterplan saranno periodicamente monitorati per indicare agli Enti eventuali nuovi bandi o opportunità di finanziamento.
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Capitale Sociale € 3.243.734,48 i.v.
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